martedì 18 ottobre 2016

Recensione: La coppia perfetta di B.A. Paris

La coppia perfetta, B. A. Paris
Nord 
340 pagine, 16,90 euro
Cercando qualche informazione su questo thriller d’esordio si incappa subito nell’immeritato paragone con Gone Girl, L’amore bugiardo. Nonostante la trovata del confronto con altri libri, che le case editrici attuano per invogliare all'acquisto, non sia nuova, questa volta corre il pericolo di danneggiare il romanzo: La coppia perfetta è l’antitesi esatta di Gone Girl e rischia di deludere il lettore che vi cerca qualcosa che non c’è, anche se la storia in realtà è molto gradevole.

A differenza della maggior parte dei thriller, nel libro di Paris non ci sono colpi di scena o grandi segreti nascosti. Il segreto invece è lì, davanti ai nostri occhi fin dal titolo: Grace e Jack – i nostri protagonisti – non sono la coppia perfetta che vogliono far credere. L’autrice gioca a subito a carte scoperte avvisando fin dalle prime pagine che qualcosa non va, e che questo qualcosa è Jack.

Questo presupposto è molto pericoloso, poiché solitamente nel thriller ciò che mantiene l’attenzione viva fino alla fine sono l'aspettativa di scoprire qualcosa e la bravura dell’autore nel seminare indizi senza far capire troppo. Inoltre, la trama del libro è perfettamente lineare: la nostra narratrice è Grace Angel, casalinga e moglie perfetta, che racconta a capitoli alterni il passato e il presente della sua vita di coppia. Le due linee narrative procedono comunque in perfetto ordine cronologico, senza salti avanti e indietro nel tempo e senza colpi di scena fino a congiungersi nel finale.

Paris gestisce tutto questo con estrema facilità e ci regala un’opera particolare e avvincente, che sa perfettamente come tenere incollato il lettore alle pagine. Pur conoscendo dall’inizio le dinamiche di questa coppia, il lettore rimane comunque curioso di capire in che modo tutto è iniziato e come una donna combattiva come Grace possa accettare tutto ciò che le capita.

Mentre i protagonisti sono ben delineati e interessanti, i personaggi secondari risultano delle semplici macchiette funzionali alla storia, in qualche caso anche troppo caricaturali, ma che riescono lo stesso a fare da contorno perfetto alle vicende.

Lo stile è scarno, parco di descrizioni e elementi che non riguardino strettamente lo svolgimento della trama, ma di questo ci si accorge solo una volta chiuso il libro. è un tipo di scrittura rapida e priva di svolazzi, che tende ad annullarsi in favore della narrazione e che si conforma a pennello con La coppia perfetta. 

Non così perfettamente riuscito risulta il finale, che è bello ed è anche plausibile, ma stona, sembra quasi affrettato e non così ben bilanciato come il resto del libro. Non è così fuori luogo da inficiare il giudizio sul libro, ma avrebbe potuto essere migliore.

Voto: 

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