La coppia perfetta, B. A. Paris
Nord
340 pagine, 16,90 euro
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A differenza della maggior parte dei thriller, nel libro di Paris non ci sono colpi di scena o grandi segreti nascosti. Il segreto invece è lì, davanti ai nostri occhi fin dal titolo: Grace e Jack – i nostri protagonisti – non sono la coppia perfetta che vogliono far credere. L’autrice gioca a subito a carte scoperte avvisando fin dalle prime pagine che qualcosa non va, e che questo qualcosa è Jack.
Questo presupposto è molto pericoloso, poiché solitamente nel thriller ciò che mantiene l’attenzione viva fino alla fine sono l'aspettativa di scoprire qualcosa e la bravura dell’autore nel seminare indizi senza far capire troppo. Inoltre, la trama del libro è perfettamente lineare: la nostra narratrice è Grace Angel, casalinga e moglie perfetta, che racconta a capitoli alterni il passato e il presente della sua vita di coppia. Le due linee narrative procedono comunque in perfetto ordine cronologico, senza salti avanti e indietro nel tempo e senza colpi di scena fino a congiungersi nel finale.
Paris gestisce tutto questo con estrema facilità e ci regala un’opera particolare e avvincente, che sa perfettamente come tenere incollato il lettore alle pagine. Pur conoscendo dall’inizio le dinamiche di questa coppia, il lettore rimane comunque curioso di capire in che modo tutto è iniziato e come una donna combattiva come Grace possa accettare tutto ciò che le capita.
Mentre i protagonisti sono ben delineati e interessanti, i personaggi secondari risultano delle semplici macchiette funzionali alla storia, in qualche caso anche troppo caricaturali, ma che riescono lo stesso a fare da contorno perfetto alle vicende.
Lo stile è scarno, parco di descrizioni e elementi che non riguardino strettamente lo svolgimento della trama, ma di questo ci si accorge solo una volta chiuso il libro. è un tipo di scrittura rapida e priva di svolazzi, che tende ad annullarsi in favore della narrazione e che si conforma a pennello con La coppia perfetta.
Non così perfettamente riuscito risulta il finale, che è bello ed è anche plausibile, ma stona, sembra quasi affrettato e non così ben bilanciato come il resto del libro. Non è così fuori luogo da inficiare il giudizio sul libro, ma avrebbe potuto essere migliore.
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