sabato 8 febbraio 2014

Il Quidditch attraverso i secoli: la versione Babbana spopola anche in Italia


A cura di Tonino Mangano


La penna di J.K. Rowling ha fatto sognare almeno due generazioni di bambini, adolescenti e adulti grazie alle avventure vissute affianco del maghetto più famoso del mondo: Harry Potter.
Non che le nozioni “magiche” siano tutte frutto di un’invenzione della Rowling - dato che molti aspetti del mondo magico sono state riprese da leggende, credenze medievali o poemi epici - tuttavia, una delle scrittrici più famose e ricche del mondo ha saputo dare vita a neologismi e universi del tutto originali che hanno dato un quid in più alla sua storia.
Anche il Quidditch ha catturato l'attenzione sia a livello letterario che a livello cinematografico, ed è stato proprio questo sport - che si gioca a cavallo di una scopa volante, tra palle di metallo che tentano di disarcionarti dalla scopa (i Bolidi), palline volanti che sfuggono alla cattura dei giocatori e la cui presa pone fine alla partita (il Boccino d’oro), e palle più “comuni” adatte a segnare normalissimi goal (la Pluffa) - a ispirare un gruppo di americani “Babbani” che hanno cercato di adattarlo alle necessità del nostro mondo non molto magico, potterianamente parlando.
Ecco allora che è nato uno sport che sembra riassumere in sé aspetti del rugby e della pallamano, con la difficoltà aggiunta di avere tre tipi di palla e una scopa tra le gambe.
Forse uno degli aspetti più originali consiste nella “personificazione” del Boccino d’Oro in un ragazzo o in una ragazza che porta con sé un calzino nei pantaloni. Il cosiddetto Boccinatore deve scappare dalla cattura dei Cercatori delle due squadre che si contendono la partita.
Come per il Boccinatore, anche l'arbitro necessita di preparazione fisica e teorica del gioco, oltre che di una qualifica per cui sono stati creati appositi test. Questo particolare serve anche a dare un’idea di come l’organizzazione del gioco e dello sport nel suo complesso non siano propriamente lasciate al caso, come nel caso di un esperimento semplicisticamente amatoriale.


Sono passati anni dal momento della sua ideazione e già questo nuovo sport, che inizia a diffondersi anche in Italia, il Muggle Quidditch, ha all’attivo più di quattro campionati internazionali e un primo campionato europeo terminato nei primi giorni di febbraio a Bruxelles (a cui hanno partecipato anche due squadre italiane: Milano Meneghins da Milano e Lunatica Quidditch Club da Brindisi), oltre che qualche campionato a livello nazionale.
A gestire l’intera organizzazione internazionale concorre l’IQA (International Quidditch Association) che ha sede negli USA, mentre in Italia è nata solo da qualche mese l’Associazione Italiana Quidditch (AIQ) con relativo canale YouTube e varie squadre che sono attive su suolo nazionale e che compongono la federazione italiana. Ad avere già una loro squadra sono le città di Milano, Napoli, Brindisi, Roma e Torino, che hanno pensato anche alla costituzione di una squadra nazionale che potrebbe rappresentare l’Italia nei prossimi campionati internazionali.
Ovviamente, il fenomeno dello sport più famoso dei maghi non ha potuto non avere una buona cassa di risonanza nelle entusiastiche aspettative di altri appassionati che adesso, in giro per l’Italia, stanno tentando di formare nuove realtà sportive. Reggio Emilia, Latina, Firenze, Cosenza, Caserta, Messina, Prato, Foggia, Lecce, Genova, Brescia, Udine, Gorizia, Palermo sono le città che si si stanno aprendo a quella che si presenta come una nuova frontiera dello sport, in una perfetta commistione con la letteratura.


L’espressione latina “Mens sana in corpore sano” non poteva essere più appropriata se pensiamo che da un buon prodotto letterario utile alla mente è nata un’esperienza d’aggregazione sportiva che sembra aver oltrepassato i confini dei vari paesi del mondo, svolgendo uno dei compiti che dovrebbero competere a letteratura e sport: unire gli individui in uno scambio reciproco di culture e dialogo costruttivo.

9 commenti:

  1. haha detesto gli sport di squadra ma ho la sensazione che a questo quidditch ci giocherei volentieri ;)

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    1. Nemmeno il Quidditch riuscirebbe a farmi sollevare un solo dito

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  2. bell'articolo, davvero!

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  3. Che bella cosa, quanto mi piacerebbe provare :D

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  4. Questa non la sapevo proprio! E' una cosa davvero carina! Ci si ingegna come si può senza magia xD

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  5. Andando a curiosare meglio sulla rete ho scoperto la pagina facebook dove si possono reperire notizie sui luoghi dove si ricercano ancora giocatori, sui contatti a cui richiedere informazioni per avviare una propria squadra o unirsi a una già esistente, oltre a tutto ciò che concerne questo sport :)
    A voi la pagina facebook:

    https://www.facebook.com/italiaquidditch?fref=ts

    Spero possa rivelarsi utile ;)

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  6. Pfui, nel mio paesino sono anni che il quidditch è uno dei giochi ufficiali del grest!

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Grazie per aver condiviso la tua opinione!

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