mercoledì 14 ottobre 2015

Marlon James vince il Man Booker Prize 2015



Breve storia di sette omicidi (A Brief History of Seven Killings) di Marlon James si aggiudica il Man Booker Prize 2015, uno dei più importanti riconoscimenti all'editoria in lingua.
Il premio viene assegnato per la prima volta alla casa editrice indipendente Oneworld Publications, attiva dal 1986 e fondata sui solidi principi della distribuzione di eccellenza letteraria, con all'attivo circa cento pubblicazioni all'anno. Altra novità apportata a partire da quest'anno è l'apertura della partecipazione agli scrittori di tutte le nazionalità, purché i testi siano pubblicati originariamente in inglese e distribuiti nel Regno Unito - fino all'anno scorso potevano partecipare solo scrittori nativi del Commonwealth, dell'Irlanda e dello Zimbabwe.

Ambientato a Kingston, luogo natale di James, Breve storia di sette omicidi è il racconto immaginario del tentato omicidio di Bob Marley nel dicembre del 1976, alla vigilia del  «concerto per la pacificazione», raccontato attraverso la voce polifonica di 75 personaggi tra agenti segreti, assassini, spacciatori e poliziotti corrotti. Un romanzo corale e crudo, dunque, ma anche una grande testimonianza storica del ventennio nero della storia giamaicana (dagli anni Settanta agli anni Novanta), segnata da violenza, droga, mafia e lotte politiche.
Questo volume, di ben 708 pagine nella sua versione italiana distribuita da Frassinelli,  ha ottenuto un grande successo di pubblico soprattutto negli Stati Uniti, tanto che il New York Times ha definito quest'opera "al pari di un remake di Tarantino di The harder They Come (di Perry Henzell), musicato da Bob Marley e scritto da Oliver Stone e William Faulkner (...). Vasto, mitico, al di sopra della media, colossale e vertiginosamente complesso".

Dopo aver accettato il premio, Marlon James ha dedicato la vittoria al padre, con il quale era solito lanciarsi in "duelli shakesperiani", auspicando che il premio a lui assegnato possa creare maggiore curiosità nei confronti della letteratura caraibica, e denunciando la necessità di scrivere il suo romanzo "in esilio" per evitare conseguenze politiche.
Nella shortlist del premio erano presenti anche A Little Life  di Hanya Yanagihara, The Fisherman di Chigozie Obioma, The Year of the Runaways di Sunjeev Sahota, Satin Island di Tom McCarthy e A Spool of Blue Thread (in italiano Una spola di filo blu, edito Guanda) di Anne Tyler.
Tra questi, fin dall'inizio la favorita era stata l'americana Hanya Yanagihara, con i suoi brillanti e crudi racconti di abusi su minori, nonostante la ben nota verve di Tom McCarthy e l'annuncio del possibile addio alla scrittura di Anne Tyler, Premio Pulitzer del 1988.
Ricordiamo inoltre che illustri vincitori delle scorse edizioni sono stati Ian McEwan (Amsterdam, 1998),  John Maxwell Coetzee (La vita e il tempo di Micheal K, 1983; Vergogna, 1999), Yann Martel (Vita di Pi, 2002) e Julian Barnes (Il senso di una fine, 2011).
Si stima che, in seguito alla vittoria del Man Booker, le vendite di Breve storia di sette omicidi raggiungeranno picchi da record, come è successo l'anno scorso per Flanagan con La strada stretta per il profondo Nord (uscito di recente in italiano per Bompiani), che ha venduto circa 300.000 copie in Regno Unito, 800.000 nel resto del mondo ed è stato tradotto in 38 paesi.
Ultima supposizione è che il romanzo di Marlon James potrebbe arrivare presto sul grande o piccolo schermo, seguendo la scia dei sette vincitori storici, visto il grande interesse che ruota attorno alla figura di Bob Marley.
Di stima precisa, invece, il premio che l'autore ha portato a casa: oltre alle 50.000 sterline della vittoria e al trofeo, James riceve anche un edizione speciale rilegata del suo libro e 2500 sterline per essersi aggiudicato un posto nella rosa dei candidati.
Il presidente della giuria Micheal Wood ha così motivato la decisione dei giudici:


"Questo libro è sorprendente nella sua gamma di voci e registri, che vanno dal gergo di strada alla lingua del Libro dell'Apocalisse. Si tratta di una rappresentazione dei tempi politici e dei luoghi, dall'intervento della CIA in Giamaica ai primi anni in cui si diffusero le bande del crack a New York e Miami. (...) È un romanzo poliziesco che si muove al di là del mondo del crimine e ci porta in profondità in una storia recente della quale sappiamo troppo poco. Si muove ad un ritmo fantastico e arriverà ad essere visto come un classico dei nostri tempi ".



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