Un terribile amore, Catherine Dunne
Guanda editore
400 pagine, 18.00 euro
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Calista e Pilar vivono entrambe due amori difficili e "sbagliati", la prima per un uomo che sarà per lei marito e padrone, la seconda per un altro che non esiterà ad abbandonarla.
Calista sposa Alexandros, assaporando per un attimo la felicità di poter decidere della propria vita, anche in funzione del bambino che porta in grembo. Ama il marito pur sapendo che ha un cattivo temperamento ed è capace di infuriarsi con lei perché non passa inosservata agli altri ragazzi, ma scambia questo atteggiamento per devozione e istinto di protezione. Pilar, di contro, si lascia abbindolare dalle promesse di Pedros, sposato e ricco, che le ha fatto perdere la testa e la voglia di indipendenza e autonomia alla quale ha sempre aspirato. Entrambe capiranno che l'amore richiede compromessi, e non rinunce identitarie, e che è facile confonderlo con sensazioni forti, pericolose e proibite.
Le loro vite si incrociano inconsapevolmente quando Pilar, portata in un palazzo signorile di Madrid, scopre che in uno degli appartamenti si è consumato un doppio omicidio, mentre Calista riceve una telefonata che le conferma un avvenimento che aspettava da tempo e che avvalla i sospetti del lettore.
L'amore è un sentimento che le donne protagoniste di Un terribile amore, di Catherine Dunne, vivono in modo malsano, un' ossessione che cela i difetti dell'altro e mira a idealizzarlo. Entrambe si annullano nel proprio partner, divenendone succubi fisicamente e psicologicamente. Gli uomini qui sono solo motori della storia, colpevoli in un caso di leggerezza e noncuranza, nell'altro della pretesa di possedere la compagna. Binomi inscindibili nella narrazione sono gli episodi di violenza domestica e l'infelicità coniugale, l'infedeltà e la disparità nella coppia: la donna è sempre la sognatrice, disposta a tutto pur di essere amata; l'uomo, di contro, può disporre di lei in qualsiasi modo, anche deponendola nel momento in cui non gli è più utile.
Altro tema importante è la genitorialità e l'importanza, in alcune culture, di procreare "eredi" maschi, ben più utili alla società delle femmine. Soprattutto si parla della scelta di non essere genitore, dovuta alla consapevolezza di non poter badare a un figlio se prima non si riesce a badare a se stessi, e della difficoltà di rinunciare a diventare madre.
In ultimo c'è un interrogativo che percorre tutta la narrazione: è giusto, da vittima, rivalersi sull'aguzzino facendo propria la violenza? Sembra l'eterno dilemma posto anche dalla tragedia antica, fonte di ispirazione per questo romanzo, privo di qualsiasi orpello volto a mitigare la storia. Ma non c'è catarsi alla fine della lettura. Soltanto forte amarezza.
Verità forti e scomode, che la Dunne riesce con maestria a incastonare in una narrazione che si fa carico dei sentimenti delle protagoniste, a volte forzando un po' troppo la mano. Come nel caso della scelta narrativa: la storia di Pilar è raccontata attraverso flashback posti a inizio capitolo, mentre quelli di Calista sono incastrati col presente, forse a rimarcare la distanza tra la ragazzina sprovveduta che era e la donna ossessionata dalla propria immagine che è diventata.
Benché rilassante, scorrevole e ben scritto, questo romanzo incontra poco il mio gusto perché l'intera narrazione è volta a sconvolgere emotivamente il lettore, ma non ci riesce appieno con quello avvezzo a letture più eterogenee. Sebbene io sia un'amante dei romanzi di Isabelle Allende, il cui stile è spettacolarmente vicino a quello della Dunne, quest'ultima non è riuscita a convincermi, un po' come avevano fatto i romanzi di Lesley Lokko in passato. Inoltre, il romanzo sembra strizzare l'occhio al genere poliziesco in alcune parti, ma elimina la suspense della scoperta perché il suo unico scopo è biasimare le scelte delle protagoniste.
Devo ammettere che mi aspettavo molto di più dalla Dunne, considerate le critiche positive che ho letto in giro per il web. Di certo, mi riserverò di scoprire se è una sensazione isolata o che potrei ritrovare leggendo altri libri della scrittrice.
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