Arrivano le vacanze di fine anno e, con esse, l'incubo dei miei collaboratori: il post sui consigli natalizi. Che vogliate fare un regalo ad altri o a voi stessi, ecco una lista di titoli che vale la pena non farsi sfuggire. Se volete ulteriori spunti, inoltre, potete guardare QUI il video sulla mia wishlist natalizia. La cosa davvero importante, comunque, è una: a Natale, regalate libri. Non solo perché un libro è un regalo bello, personalizzato, economico e che molto dà a chi lo riceve. Ma anche perché credo che i lettori forti abbiano il dovere di supportare un settore che, per chi non lo sapesse, è da anni fortemente in crisi. E, soprattutto: se vogliamo che si pubblichino libri belli, compriamo libri belli. Questi sono solo alcuni.
I miei consigli:
Vi ho parlato di recente
QUI di
Chirù (Einaudi) e tengo a ribadire che questo Natale non potete farvelo sfuggire: la voce ipnotica di
Michela Murgia vi terrà incollati alle pagine, e non credete che il libro non sia del tutto a tema con le feste. Il senso di solitudine, la malinconia, la lotta contro i propri fantasmi personali e, in ultimo, il lieto fine, lasciano un senso di speranza che si accorda benissimo con questo periodo dell'anno.
Il controverso romanzo di
Michel Houellebecq (Bompiani), pubblicato a inizio 2015, è tornato tristemente attuale. Le recenti stragi operate dal terrorismo in Europa gettano ombre sulla convivenza pacifica tra cristiani e musulmani, e le domande sulla reale possibilità di appianare lo scontro di civiltà tra Occidente e Oriente cominciano ad affollarsi.
Sottomissione è un libro da leggere con intelligenza ed estrema apertura mentale. Una provocazione magnificamente scritta, sincera, poco ipocrita e per questo disturbante, che deve essere letta. Se volete saperne di più,
QUI trovate la mia recensione.
Joyce Carol Oates non è mai una lettura “semplice”. Con lei, servono spesso perseveranza e determinazione, alla fine ricompensate con un senso di pienezza e con la sensazione palpabile di aver letto letteratura. Le si perdonano anche quelli che potremmo considerare difetti, e che, invece, fanno parte della sua cifra stilistica. Premesso questo, il mio ultimo consiglio è lui: Il maledetto (Mondadori). Seicento pagine di un racconto storico e gotico, prezioso, descrittivo, abbondante, onirico, ricco di immagini che richiamano Stoker le ambientazioni lovecraftiane. Un bel libro, da tenere sul comodino e da leggere accanto al camino.
I consigli di Alessandra:
Si dice che a Natale – e più in generale a Dicembre – si tirino le somme dell’anno trascorso. Io devo ammettere di essermi dedicata ai classici e alle perle letterarie e di averne riscoperto l’immenso fascino. Il mio consiglio non è dunque una delle ultime uscite, ma un esempio brillante di letteratura ispano- americana, La città e i cani di Mario Vargas Llosa. Pubblicato nel 2007 da Einaudi, racconta l’educazione dell’alter-ego dell’autore nel Collegio Leoncio Prado di Lima. I cani, in questo caso, sono proprio gli studenti del collegio, che vivono su uno sfondo di violenza sia fisica che mentale. Uno dei primi libri del premio Nobel per la Letteratura del 2010. Consiglio questa lettura a chi abbia voglia – anche tra regali e tombolate – di immergersi in una lettura di un certo calibro.
Le Fiabe Italiane di Calvino sono invece il mio consiglio per chi ha voglia di leggere qualcosa, ma non ha molto tempo per farlo! La raccolta è varia e non si deve necessariamente leggere per intero, ma tra una fetta di pandoro e una di panettone, perché non immergersi in una di queste storie? Dopo tutto a Natale si torna un po’ bambini e una fiaba è proprio quello che ci vuole per rinsaldare questa particolare atmosfera. Calvino le pubblicò nel 1956 con Einaudi e, come dice il titolo originale dell’opera, si tratta di “fiabe italiane raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni” e trascritte in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino. Chissà poi che non si possano deliziare i propri commensali con la favola di “Gesù e San Pietro in Friuli”!
A chi invece ne ha abbastanza di atmosfere natalizie o a chi semplicemente ama la fantascienza, va il mio consiglio riguardante il beneamato R. Heinlein, e, in particolare, I figli di Matusalemme. Pubblicato in Italia nel 1961 da Mondadori, affronta – come spesso accade nelle storie di Heinlein – il tema del viaggio verso la frontiera, alla scoperta di nuovi mondi. Ad sostenere il viaggio sono stavolta degli ultracentenari frutto di un progetto genetico sperimentale che, una volta scoperti, fuggono dalla terra per sottrarsi all’accusa di non voler condividere il segreto della lunga vita. Una lettura vivace, leggera, ottima per trascorrere qualche ora di beata lettura senza dover tuttavia immergersi in qualcosa di troppo pesante e complesso.
I consigli di Rossella:
Natale è per eccellenza la festa dedicata alla famiglia. Tuttavia non tutte le famiglie sono serene eunite, nella vita come nella letteratura. Se a suo tempo – nonostante il meritato battage pubblicitario – vi siete fatti sfuggire La bellezza delle cose fragili di Taiye Selasi (Einaudi), potrebbe essere l'occasione giusta per immergervi nelle tormentate vicende della famiglia Sai e nelle raffinate atmosfere create dall'autrice.
Di Oliver Sacks sono noti i suoi casi clinici e le sue ricerche – si pensi a Risvegli o a L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello. Meno conosciuta, ma ugualmente interessante, la sua formazione e la sua profonda passione per la chimica, che lo ha portato a diventare neurologo. Con questa Zio Tungsteno – Ricordi di un'infanzia chimica (Adelphi) potrete rimediare a questa lacuna, e ricordare un medico e un autore di pregio recentemente scomparso.
Un libro ambientato nell'industria pornografica potrebbe essere considerato azzardato per le feste natalizie, ve lo concediamo. Tuttavia, un romanzo che fa riflettere, divertire ed intrattenere con ironia e intelligenza è in realtà adatto a tutte le stagioni, sopratutto in un momento come questo, in cui è sempre più difficile trovare in libreria opere di questo calibro. Se vi abbiamo incuriositi, trovate maggiori informazioni di
Ultimo piano (Imprimateur) di
Francesco D'Isa nella
nostra recensione.
I consigli di Valentina:
Se cercate un libro con la buona dose d'azione e di sentimento, senza rischiare di accumulare troppi zuccheri in vista del cenone, potete affidarvi a
Miele di
Ian McEwan, spy-story emozionante e metaletteraria che saprà conquistare il destinatario del regalo e tenergli compagnia nelle fredde giornate invernali, permettendogli di tornare indietro nel tempo e assaporare la missione della protagonista.
QUI potete trovare la recensione.
Per gli amici o i fidanzati cinefili ottimo regalo potrebbe essere Il cinema secondo Hitchcock, interessantissima intervista del regista della Nouvelle Vague François Truffaut al "genio del brivido", nella quale vengono raccontate eccezionali chicche sulla la filmografia del regista di Psyco.
Se volete regalare un bel libro che affronta i meccanismi di persuasione della comunicazione di massa, vi consiglio Apocalittici e Integrati di Umberto Eco, adatto a coloro che vogliono veder chiaro nelle strategie di manipolazione dei media tradizionali e che le riscopriranno nella contemporanea assuefazione ai social network.
Un unico avvertimento che vale per qualsiasi regalo: assicuratevi sempre di conoscere i gusti del destinatario, altrimenti rischiate che il libro prescelto venga relegato a mero oggetto di arredamento!
I consigli di Barbara:
La Bussola d’Oro di Philip Pulmann (Salani) nasce come romanzo per bambini, ma con il tempo è diventato un cult anche fra gli adulti. Che siate grandi o piccini, quindi, questo è un ottimo libro da leggere o da far trovare sotto l’albero per Natale. Le sue atmosfere, sebbene non esplicitamente natalizie, richiamano moltissimo questo periodo dell’anno, grazie alla terra fredda e innevata dove si svolge l’azione e ai personaggi magici che popolano le pagine, come gli orsi corazzati e le streghe. Amerete Lyra e la sua testardaggine così come resterete affascinati dalle sue avventure.
Se volete sorprendere qualcuno con una novità, perché non affidarsi alla celebre penna di
J. Harris e al suo ultimo libro:
Il Canto del ribelle (Garzanti)? La Harris ancora una volta sorprende il lettore offrendogli un nuovo modo di guardare i miti nordici e lo fa attraverso uno dei personaggi più amati del genere: Loki, il dio degli inganni. Un romanzo che è un po’ magia e un po’ storia, ma che sicuramente sa affascinare ogni tipo di lettore. Per saperne di più, potete leggere la recensione
QUI.
Se siete lettori più affini al Grinch che ai folletti di Babbo Natale, potreste trovare la giusta dose di
Federica Soprani e Vittoria Corella, ambientati in una Londra vittoriana e i cui personaggi sono ricreati sulla falsa riga di Sherlock Holmes e del fido Watson. Le due autrici vi porteranno in viaggio per i quartieri più malfamati e viziosi di Londra, per culminare con il racconto
I fantasmi del passato (Lite editions), citazione in chiave noir del celebre Canto di Natale di Dickens.
QUI la nostra recensione.
oscurità nei quattro racconti di
I consigli di Angela:
L’inverno sta arrivando, il Natale anche e non c’è niente di meglio che sedersi al caldo dopo i pranzi infiniti e leggere un buon libro, per nutrire anche l’anima. Ho deciso di consigliarvi tre dei migliori libri che mi sia capitato di leggere quest’anno.
Uscito all’inizio del 2015, l’ultimo lavoro di
Foenkinos,
Charlotte (Mondadori), racconta la vita della pittrice Charlotte Solomon, vittima dei genocidi nazisti, con un calore umano e un grande rispetto per la figura di questa donna passionale e creativa. Scritto in maniera atipica, andando a capo dopo ogni punto, si legge di un fiato e resta dentro a lungo.
Ve ne abbiamo già parlato,
Beautiful You (Mondadori) è una bomba di attualità e delirio
à la Palahniuk, perfetto come regalo di Natale per ridere, ma anche riflettere sulle psicosi erotiche della nostra società.
Tutte le poesie di
Raymond Carver sono raccolte in
Orientarsi con le stelle, pubblicato dalla casa editrice
Minimum Fax. La vita di sogni, amarezze, disillusioni e speranze di uno dei più grandi scrittori americani del ventesimo secolo. Una meravigliosa rivelazione per chi già conosce i racconti, un Carver da scoprire per chi lo legge per la prima volta.
I consigli di Michela:
Come ogni anno a dicembre si ripropone il fatidico e stressante momento della scelta dei regali. Personalmente amo trovare i romanzi perfetti per parenti e amici: ci vuole una notevole dose di psicologia spicciola e occorre saper vedere al di là delle apparenze. Da buona appassionata di gialli, questa volta vorrei proporvi due titoli che mi hanno convinto fin dalle prime pagine, soprattutto per quanto riguarda originalità e scrittura, e un terzo completamente diverso. Il primo romanzo che vi consiglio è
Morte in ascensore di
Alan Thomas: questo volume segna il gradito ritorno di una casa editrice, la
Polillo, e in particolare di una collana (I Bassotti) che è stata lontana dalle librerie per circa un anno. Si tratta di un giallo del 1928, inedito in Italia e caratterizzato da una delle tematiche che preferisco in assoluto, ovvero il delitto a porte chiuse, estremizzato e ancor più impossibile perché avvenuto all'interno di un ascensore con un solo passeggero a bordo.
Se questa sfida dell'assurdo non vi bastasse, il secondo volume che vi propongo è Melissa di Francis Durbridge, uscita del Giallo Mondadori di dicembre, pubblicato da Longanesi nei lontani anni '70. Questo romanzo è noto soprattutto per lo sceneggiato Rai omonimo, rimasto nel cuore di tanti appassionati e memoria di un periodo in cui la parola "fiction" non era ancora sinonimo di spazzatura.
Per ultimo vi consiglio un libro che non è uscito di recente, che non c'entra nulla con i precedenti, ma che dovete assolutamente leggere se volete fregiarvi del titolo di lettori. Mi riferisco a L'altalena del respiro (Feltrinelli) del Premio Nobel per la letteratura Herta Müller, cronaca dei difficili giorni all'interno di un campo di lavoro sovietico. Questo romanzo, straziante e bellissimo al contempo, è una vera e propria esperienza di vita: è in grado di distruggere e far pensare con una narrazione cruda e disillusa, ma anche di meravigliare e deliziare grazie ad uno stile cristallino e ad una scelta di immagini incredibilmente potenti e profonde.
I consigli di Tonino:
Un regalo che quest’anno la
RW Lion sembra aver fatto ai suoi lettori è la ristampa di
Sandman, opera a fumetti di Neil Gaiman, attualmente giunta al volume numero 3. Dopo l’esaurimento e la difficile reperibilità delle raccolte con copertina rigida nera, la casa editrice ha dato il via alla pubblicazione di nuove raccolte cartonate e impreziosite da copertine più ricche e colorate rispetto alla precedente edizione. Nei primi due numeri la trama è interconnessa, mentre nel terzo volume compaiono storie autoconclusive. Nonostante questa differenza di struttura, la qualità dell’opera è indiscutibile: la collaborazione tra grandi artisti e narratori originali non poteva non dare alla luce un’opera di grande impatto, commentata positivamente sia da critici che da appassionati del genere fantasy del fumetto.
A questa nuova ristampa delle raccolte di Sandman, si accompagna l’uscita di una serie di spillati riguardanti le origini dell’omonimo personaggio: Sandman Overture. La serie è giunta al suo quinto appuntamento proprio lo scorso mese. In quest’opera, più matura, si avverte un cambiamento nella veste grafica (tecniche di disegno e collocazione delle vignette) che non si esime dallo stupire i lettori. La storyline, per quanto relativamente breve, terrà incollati fino all’ultima pagina e susciterà un’insaziabile curiosità per l’uscita del numero seguente. Come ogni episodio di Sandman, le stranezze saranno alla base dello sviluppo della trama, contribuendo in modo notevole all’aumento della suspense. Un appuntamento imperdibile per tutti gli affezionati di Morfeo o degli Eterni o per i curiosi del genere.