martedì 8 marzo 2016

Recensione: Il Catturarastelle di Enrico Padovan, con illustrazioni di Marianna Balducci



Il CatturastelleSi crede che le favole siano adatte soltanto ai bambini, ma chi è genitore, o non ha dimenticato la sua infanzia, sa che non è vero. Una favola come si deve non ha limiti d'età, perché il messaggio che convoglia al lettore è universale: anzi, spesso i “grandi” hanno anche più bisogno di ricordarlo rispetto ai “piccoli”. Inoltre, perché rinunciare al senso di conforto che ci lascia, visto che spesso siamo oppressi dalle preoccupazioni o dalle notizie allarmanti che giungono dalle varie parti del mondo? Questo è ciò che fa una favola come si deve: e Il Catturastelle, scritto da Enrico Padovan e illustrato da Marianna Balducci, lo fa.

In un futuro lontano il Sole si è spento, e la Terra ora è chiamata, per ovvi motivi, Scura. Nell'unico punto di Scura luminoso sorge la Città delle Milleluci, dove vivono gli Illuminati; nel resto del pianeta vivono invece i cosiddetti Esterni. Gli Illuminati hanno nomi propri, mentre invece per gli Esterni è ritenuto sconveniente avere un nome a cui rispondere; e sopratutto gli Illuminati hanno la proprietà sulle poche stelle rimaste, fornite loro dai Catturastelle. Il nostro protagonista è uno di questi: ma un giorno viene preso dal “pensiero criminale” di regalare una stella a sua figlia...

Poiché la favola è estremamente breve (meno di venti pagine in formato PDF), non sveleremo altro della trama. In queste poche righe si possono già evincere i punti focali del racconto, comunque. La società in cui vive il protagonista è distopica, opprimente. Agli Esterni sono vietati persino i diritti e le abitudini basilari, quelli che ci rendono individui e non solo persone giuridiche: avere un nome, poter formare dei legami familiari, festeggiare compleanni o feste. A questo si contrappone il Catturastelle che, per quanto sia cosciente dell’importanza di queste leggi, e si senta in colpa nel contravvenirvi, non può farne a meno perché spinto dalla forza più pura che ci sia: l’amore per sua figlia. La sua ribellione cambierà non solo la sua vita e quella della bambina, ma anche quella di altri, in primis degli amichetti della piccola, scatenando effetti incontrollabili dai rigidi Illuminati. Quindi, dalla lettura scaturiscono diversi spunti di riflessione, validi tanto per un bambino quanto per un adulto.

Inoltre è giusto sottolineare che il libro ha una storia alle spalle. Il progetto del Catturastelle, infatti, è nato su Internet: in primis grazie alla pubblicazione sui blog personali di Enrico Padovan e Marianna Balducci, poi con la distribuzione gratuita in ebook. Ma il sogno dei due autori rimaneva quello di poter avere la storia in formato cartaceo, e per farlo è stata avviata una campagna di crowdfunding. L’obiettivo è stato raggiunto, e Il Catturastelle è diventato anche uno spettacolo teatrale. La Rete, quindi - spesso sottovalutata od osteggiata dall'editoria - può diventare il mezzo per raggiungere uno scopo che sembrava difficile da ottenere altrimenti, mobilitando direttamente le persone interessate. Il crowdfunding, in particolare, potrebbe essere un interessante strumento di promozione e di stimolazione per un mercato troppo diffidente verso gli autori esordienti, i piccoli editori e in generale coloro che si pongono fuori dai trend e da ciò che viene considerato una facile forma di guadagno.
Anche se la campagna de Il Catturastelle è finita, e il volume può essere acquistato in cartaceo, crediamo che sia un progetto che non ha ancora esaurito la sua utilità, e meriti ancora supporto: con questa recensione, ad esempio, ma non solo.



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